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Brainstem anomalies in stillbirth: a neuropathological and genetic preliminary study

Edoardo Errichiello,1,2,3 Agnese Spennacchio,1 Mauro Lecca,1 Graziella Alfonsi,4 Patrizia Leonardi,4 Giulia Ottaviani4
1 Medical Genetics Unit, Department of Molecular Medicine, University of Pavia, Pavia, Italy
2 Neurogenetics Research Center, IRCCS Mondino Foundation, Pavia, Italy
3 SUID and SIDS Italia Onlus, Turin, Italy
4 Lino Rossi Research Center, Anatomic Pathology, Department of Biomedical, Surgical and Dental Sciences, Università degli Studi di Milano, Milan, Italy

Brainstem anomalies in stillbirth: a neuropathological and genetic preliminary study

OBIETTIVO

Le anomalie del sistema nervoso centrale (SNC) rappresentano una causa comune di natimortalità (SB), soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza, essendo rilevate in più di 1/3 dei casi sottoposti ad autopsia fetale e post mortem, o in utero, a risonanza magnetica cerebrale imaging (MRI). I nuclei del tronco cerebrale sono implicati nel controllo di funzioni fisiologiche cruciali durante la vita fetale come la deglutizione, i movimenti respiratori, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. L’“ipotesi del tronco encefalico” implica che la disfunzione di tali regioni anatomiche può aumentare la vulnerabilità alla sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS)/morte improvvisa inspiegabile nell’infanzia (SUDC). Questo studio preliminare combina indagini neuropatologiche e genetiche, nell’ipotesi che SIDS/SUDC e SB possano rappresentare entità eziologiche distinte sebbene in un continuum genotipico e fenotipico dalla vita fetale all’infanzia.

METODI

Abbiamo studiato un sottoinsieme di 29 nati morti (18 maschi e 11 femmine) che mostravano anomalie prominenti del tronco cerebrale, come il nucleo arcuato e l’ipoplasia del complesso pre-Botzinger, mediante sequenziamento dell’intero esoma (WES). I campioni facevano parte del materiale d’archivio raccolto dal Centro Ricerche Lino Rossi tra il 2008 e il 2022. L’analisi istopatologica è stata eseguita su sezioni seriali. Tutte le perdite fetali tranne una si sono verificate dopo 28 settimane di gestazione (media: 38,05; intervallo: 27-41,7). Il DNA genomico è stato estratto da tessuti cerebrali inclusi in paraffina fissati post-mortem in formalina e abbinati a tessuti normali come controlli (timo o tiroide). Dopo un’approfondita valutazione della qualità dei campioni, i campioni di DNA sono stati sottoposti a WES utilizzando il kit Human Core Exome con pannello mitocondriale (Twist Bioscience) su una piattaforma Novaseq6000 (Illumina)

RISULTATI

L’analisi bioinformatica, ancora in corso, si è concentrata su varianti genetiche con una frequenza allelica minore inferiore al 5%, localizzate all’interno di regioni esoniche e di splicing e correlate alla morfologia anormale del tronco cerebrale secondo l’ontologia del fenotipo umano (HPO) e i relativi dati dell’interattoma.

Il futuro nella genetica!
I primi studi della ricerca preliminare “Un seme di Speranza” verranno presentati alla Conferenza Internazionale ISPID 2023 Firenze Italia 
CONCLUSIONI

Questo studio aiuterà a identificare la correlazione delle anomalie neuropatologiche con le basi genetiche e le loro interessanti sovrapposizioni nella SIDS/SUDC.

Edoardo Errichiello – Ricercatore