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Il sacco nanna una buona alternativa

Una valida alternativa alla comune biancheria da letto è rappresentata dall’uso del sacco nanna.
Si ricorda che non esiste alcun prodotto che “riduce il rischio SIDS” e si sottolinea che il sacco nanna è raccomandato ( e considerato una valida alternativa) in quanto ci aiuta a:

  • favorisce il mantenimento della giusta temperatura corporea, evitando il surriscaldamento, uno dei fattori di rischio della SIDS
  • permette di mantenere la corretta posizione
  • permette di evitare la presenza di biancheria , che potrebbe involontariamente coprire il viso o il capo del bambino ponendo a un maggiore rischio SIDS o di soffocamento.

Ti consigliamo di acquistare un sacco nanna in funzione ai parametri di seguito suggeriti:

  • materiale, si consiglia sempre di optare per quelli in cotone 100%
  • tipologia, si consiglia di optare per quelli senza maniche e senza piedini (almeno fino a 12 mesi). E’ consigliabile non utilizzare quelli dotati di cappuccio onde evitare rischi di copertura del capo o del viso durante il sonno
  • spessore . Il sacco nanna deve essere acquistato in funzione al suo spessore che è rappresentato dalla misura in TOG variabile in funzione alla stagione di utilizzo.
  • taglia. E’ importante acquistare il sacco nanna della giusta misura del tuo bambino considerando che la giusta misura prevede cm in piu’ rispetto all’altezza del tuo bambino.

L’importanza di scegliere il sacco nanna in base al TOG

Il TOG ( O PESO) determina lo spessore del sacco nanna e di conseguenza quanto può mantenere caldo il tuo bambino.

Vi sono modelli estivi ( in jersey di cotone) e modelli invernali di vario tipo, molte case produttrici specificano il Tog, che è l’unità di misura che definisce la resistenza termica di un tessuto. I Tog dei sacchi nanna variano da 0,5, per i modelli più leggeri, a 3,5 per quelli più pesanti.

Ma per stabilire il TOG adatto è indispensabile tenere conto della temperatura della camera dove il tuo bambino dorme.

Ecco quali sono le misure TOG da tenere presente:

  • TOG 0.5 – Sacco nanna leggero , costituito da un solo strato di cotone . Questo in genere è utilizzato nel periodo estivo con una temperatura ambientale è sopra i 24°C
  • TOG 1 – Sacco nanna leggermente imbottito, da utilizzare nel periodo primaverile .La temperatura ambientale che prevede il suo utilizzo deve essere tra 18°-24°C
  • TOG 2,5 – Sacco nanna imbottito, da utilizzare nel periodo invernale o comunque per una temperatura ambientale tra i 15°-21°C
  • TOG 3,5 – Sacco nanna con pesante imbottitura adatto a rigide temperature invernali. La temperatura ambientale è al di sotto dei 18°C

In estate, soprattutto in alcune regioni del Meridione,a causa delle alte temperature risulta difficile utilizzare il sacco nanna in quanto spesso il bambino si addormenta semplicemente con un body o solo con il pannolino.

Come vestire il bambino quando si usa il sacco nanna?

Sotto il sacco nanna vanno bene le normalissime tutine che si metterebbero sotto lenzuolino e copertine, dal body senza maniche alla tutina in cotone leggero o ciniglia, a seconda della stagione e della temperatura della stanza. La regola da tenere a mente è che il bambino non deve sudare e deve avere una temperatura ideale, senza esagerare nella sua copertura.

RICORDA : che è importante evitare il SURRISCALDAMENTO del tuo bambino, è pertanto necessario non eccedere con il vestiario ma mantenere il bambino ad una temperatura ideale. Per controllare se il tuo bambino ha caldo controlla la nuca e il torace , non prendere mai in considerazione la sua temperatura attraverso mani e piedi. E’ normale che le mani e i piedi dei bambini siano in genere freddi in quanto la circolazione periferica ( soprattutto nei primi mesi) risulta essere non del tutto efficiente, le estremità (ovvero le mani, ma anche i piedi) risultano più fredde del resto del corpo. Pertanto se il tuo bambino ha freddo o caldo occorre percepire la temperatura sotto la nuca e dal torace , se questi sono normali ( non eccessivamente accaldati e non presentano sudorazione), non c’è nessun motivo per pensare che il neonato sia infreddolito o che comunque abbia caldo